Un “meraviglioso campo di battaglia”

Matteo-Renzi1Se le primarie saranno aperte, Matteo Renzi le vincerà di sicuro. Questo potrebbe significare due cose. Una che il PD, in effetti, ha maturato dentro di sé processi di rinnovamento e democratici tali per cui, oggi, un “quasi-outsider” come Renzi può, a ragione, già proiettarsi verso una vittoria sicura. Il sindaco di Firenze è appoggiato da tutti i suoi vecchi sostenitori del 2012, quindi circa il 40%, inoltre ha ottenuto il favore anche dei veltroniani, di Franceschini e di Fassino oltre che di molti esponenti controllati da Enrico Letta. L’altra cosa, è che il PD è destinato ad arrivare all’appuntamento con la Storia sempre un zinzino troppo tardi.
Che vinca Renzi è sicuro, insomma. Che sappia gestire la vittoria nel PD di oggi, un po’ meno. Lo spoiling system che il sindaco di Firenze presumibilmente  adotterà sarà utile per arrivare a Palazzo Chigi nelle prossime elezioni?

“Riuscirà il nostro eroe” a ottenere i voti di tutta la sinistra e della sinistra a sinistra del PD senza bandiere e soprattutto senza le bandiere rosse? Riuscirà in altre parole a traghettare tutti verso una sinistra più moderata e più moderna, senza stelle a cinque punte, senza connotazione ideologica, una sinistra sdoganata dalla tradizione marxista che esiste ancora nonostante tutto.

Quindi la domanda è così riassunta: Renzi è Blair? La risposta parrebbe essere: no, anche perché l’Italia non è l’Inghilterra. E’ diverso il segmento di elettorato, è diversa l’organizzazione della competizione elettorale, il modo in cui i gruppi di interesse si interfacciano con i membri dei partiti, è diverso il modello di democrazia. Tutt’altra faccenda insomma e i confronti al di là della Manica sono quasi sempre inopportuni. E’ difficile che con un PD spaccato almeno quanto il PDL, il nostro Matteo sappia mantenere la sua forza seduttiva anche dopo le primarie.
Renzi può vincere ora ma le forze decimate sul campo di battaglia ridotte in forza e in numero non saranno probabilmente sufficienti per vincere la guerra. Il termine tecnico in questo caso è “vittoria di Pirro”. “Che meraviglioso campo di battaglia stiamo lasciando”.

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