Ridi che la mamma ha fatto “i” gnocchi

Non è che ci sia molto da gioire. Questo paese di pagine buie ne ha già fin troppe e, credo che aver perso l’opportunità di fare chiarezza, su questioni così fondamentali, contribuisca ad aggiungerne altre.

In questo paese certe cose non si possono proprio sapere. Non si può, e basta! E’ l’omertà mafiosa. Omertà promossa al grado istituzionale. Un’ omertà garantita dall’astensione di Forza Italia che, al di la delle belle parole, quando si tratta di fatti, contribuisce sempre a insabbiare, a nascondere, seppellire, a celare…archiviare. Con buona pace della Santanché che, fino all’altro ierisera, starnazzava contro il presidente della Repubblica. Una doppiezza che lascia sconcertati, innorriditi mentre tutti i giornali dal Corriere alla Stampa brindano, chi più chi meno, alla seconda grande sconfitta poltica del M5s (la prima si chiama “Rodotà”, naturalmente). Una sconfitta innocente, una sconfitta “loro malgrado”.

Ciò che è certo, per stessa ammissione del Quirinale, è che, all’epoca dei fatti contestati, Napolitano fu un arbitro che per almeno mezza partita si è messo a giocare con la palla, a favore della Merkel o meno, non c’è dato di sapere. Sono i dettagli sui contatti intercorsi tra il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il futuro premier Mario Monti nel giugno – luglio 2011, ovvero almeno 4 mesi prima che il Professore venisse indicato dal Capo dello Stato, in seguito alle dimissioni di Silvio Berlusconi, come nuovo capo del governo.

Comunque sia, questo, a un Presidente della Repubblica, non può essere concesso. Impeachment o non impeachment forse c’è n’è abbastanza per cedere il passo e ritirarsi in pensione.

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